La Nostra Storia
Nel Dicembre 2024 ricorre il 43° anniversario dello "SCI CLUB AVIS FIDENZA"; infatti, era il lontano 1981 quando il primo presidente, Felice Griffini, sanciva la nascita del club, che si trova in via XXIV Maggio n° 22, sede dell'AVIS (Associazione Italiana Volontari Sangue).
All' inaugurazione partecipò anche Roland Collombin, grande discesista Svizzero, che negli anni settanta si aggiudicò numerose competizioni mondiali.
In questi anni alla dirigenza del club si sono avvicendati numerosi presidenti: Felice Griffini, Silvio Malaguti, Pierluigi Ghirardi, Corrado Dodi, Renzo Marchesi, Mauro Bricchi, Tiziano Guareschi, Rainieri Luca, e attualmente Tiziano Guareschi che e' tornato nuovamente alla guida del club.
Inizialmente era un piccolo gruppo di amici (30/40 persone), amanti di questo sport, che trovandosi insieme al circolo Avis, decisero di dar vita al sodalizio, che attualmente conta oltre 300 soci.
Una importante iniziativa che lo sci club ha sviluppato recentemente è il "Progetto scuola", ideato nell'anno 2003 dall'attuale Presidente Tiziano Guareschi unitamente al direttivo.
L'iniziativa ha avuto come motivazioni: conoscere la montagna, vivere all'aria aperta, consolidare i rapporti con i propri compagni e con gli adulti nel reciproco rispetto, favorire lo sviluppo corporeo, mentale ed emotivo degli alunni ed allo stesso tempo far loro conoscere l'AVIS e le sue iniziative umanitarie. Sono alcuni degli obbiettivi educativi che il progetto scuola dello sci club Avis propone a chi vuole affrontare un'esperienza con gli sci, alternando al momento sportivo quello formativo. L'attuale collaborazione avviene con la scuola media P. Zani di Fidenza e l'stituto ITIS Berenini di Fidenza .
Siamo dunque veramente entusiasti di portare tanti giovani a sciare in tutto il nord Italia e nei paesi europei a noi più vicini Austria, Francia, Slovenia,Svizzera.
Sempre sulle piste a ridere e scherzare in compagnia, cercando di dare il meglio ai propri soci, spesso con notevoli sforzi organizzativi, ma senza mai dimenticare i valori della solidarietà dati dalla donazione del sangue.